Selvaggia e incontaminata, la Calabria offre luoghi meravigliosi da visitare, fra cultura, natura e paesaggi mozzafiato. Affacciata sul Golfo di Sant’Eufemia, sorge Pizzo Calabro, una cittadina marittima accarezzata dalla brezza proveniente dal mar Tirreno. Le sue spiagge bianche bagnate dalle acque azzurre sono riscaldate tutto l’anno del sole caldo e circondate da una natura vergine. Risalendo le stradine e i vicoli del centro storico si possono ammirare tantissime chiese antiche e suggestive, come la Chiesa Matrice di San Giorgio, mentre in cima si può visitare il castello costruito da Ferdinando I d’Aragona. Affascinante anche la Chiesa di Piedigrotta, costruita quasi in riva al mare e realizzata dai profughi napoletani per ringraziare Dio di essersi salvati.

Ciò che però rende Pizzo Calabro famosa in tutto il mondo è la sua gastronomia e le specialità tipiche, soprattutto il tartufo, un dolce locale, nero o bianco, servito nelle pasticcerie e nelle gelaterie della città. La bontà di questo dolce e il modo in cui viene realizzato, artigianalmente, ha reso Pizzo Calabro famosa in tutto il mondo con il nome di Città del Gelato.

A duecento metri di altezza, costruita su un enorme costone di roccia che domina le acque blu, sorge Nicotera. Immagina un insieme di casupole bianche attraversate da stradine e vicoli tortuosi, sottopassaggi e scalette ripide. Lungo il torrente i mulini ad acqua creano una linea alla base della collina, mentre poco più in là si possono raggiungere le spiagge dorate, bagnate da un mare turchese.

Uno spettacolo che si può ammirare anche a Briatico, un piccolo paesino adagiato alle falde del Monte Poro, su una vallata verde che declina dolcemente verso il mar Tirreno. Poco più in là compare fra le nebbie del mattino il piccolo borgo fantasma, la città vecchia abbandonata dopo che un terribile terremoto colpì la zona. In fondo affacciandosi sulla costa rocciosa e selvaggia, si può respirare il profumo della macchia mediterranea e delle acque del Tirreno che si infrangono contro gli scogli.

Il verde è il colore dominante a Nocera Terinese, un antichissimo paesino totalmente immerso nella natura incontaminata, fra vallate, colline e boschi vergini. Il borgo venne costruito sul fianco di una collina a 250 metri d’altezza, circondato dal verde, dagli ulivi secolari e dai filari di vite dai quali vengono prodotti moltissimi vini Doc. Alle pendici della collina compare ancora l’antica cinta muraria costruita in epoca ellenistica dai superstiti della colonia greca di Terina rasa al suolo da Annibale nel 203 a.C.

Passeggiando fra i vicoli del centro storico si rimane colpiti dalla calma e dal silenzio che domina questa zona, con la chiesa di San Francesco, caratterizzata da altarini di tufo ed uno spettacolare arco trionfale, la chiesa dell’Annunziata, all’interno della quale è custodita la preziosa statua della Pietà risalente al XVIII secolo e la chiesa di San Giovanni Battista, in stile barocco. E mentre tutto è avvolto dalla quiete e dalla natura dall’alto le rovine del convento e quelle del castello normanno dominano ogni cosa.